martedì 29 gennaio 2013

Il tacchino italiano


Ed arrivò anche il giorno del ringraziamento.

Dopo un più che sfortunato Halloween (vedi uragano Sandy) arriva il Thanksgiving Day, ovvero una delle feste più importanti per le famiglie americane.
Sostanzialmente, si tratta una festa che nasce per festeggiare il raccolto. Durante questo giorno ci si ritrova con la famiglia, ci sono parate, si cucina per una quantità infinita di ore e si mangiano un sacco di zucche..e tacchini.

Il mio insegnate di inglese, americano doc, mi raccontava che per lui il giorno del Ringraziamento è sempre stato uno dei più bei giorni dell'anno, perchè tutta la famiglia si riunisce per mangiare insieme.
Quest'anno si è perfino ri-incontrato con cugini che non vedeva da 15 anni, e che non avevano nemmeno mai conosciuto sua moglie.
Insomma, il cibo riunisce le famiglie. E le tradizioni fanno lo stesso, ovvio.

Ad ogni modo era il mio primo Ringraziamento VERO, in quanto celebrato negli Stati Uniti.
Ma bisogna pur metterci un tocco di personalizzazione, no? Ed ecco che entrano in scena quindi i miei genitori, in visita a New York per avere anche loro un vero Thanksgiving.

Il quadro quindi è questo, famiglia italiana riunita per celebrare una delle più significative feste americane.
Questo sì che significa essere multiculturali.

Ad ogni modo dopo essere andati in quel di Manhattan al mattino per vedere la famosa parata di Macy's la sera ci siamo abbuffati con un tradizionalissimo pasto: zuppa, tacchino ripieno, patate dolci e torta di zucca.
Più Thanksgiving-ese di così si muore insomma.

Non abbiamo reso grazie per tutte le cose belle che abbiamo prima di iniziare a mangiare, ma io comunque un pensiero ce l'ho fatto al proposito.
Ad ogni modo, il mio primo vero Ringraziamento (nel senso di festività) è stato italo-americano ma super tradizionale. Paradosso? Chissà.




torta di zucca e gelato alla panna in forma rivisitata




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